Post by AndrezinhoTi do una dritta, che può sembrare banale, ma può aiutarti ad evitare
inutili confusioni.
Il termine "falsetto" è stato storicamente usato con significati
diversi, e quindi ti capiterà spesso di leggere informazioni
contrastanti al riguardo.
1 - "voce mista", intermedia a quella cosiddetta "di petto" e quella
cosiddetta "di testa".
Questo è, ad esempio, il significato attributito al termine dal
Garçia, grande pedagogista di canto dell'800.
Tutte le volte che sentirai parlare di "falsetto" come modalità di
produzione vocale che "disinnesta" la voce di petto per "entrare" nella
voce di testa (terminologia molto usata da chi ha studiato canto lirico
- e quindi testi come quello del Garçia), in realtà starai sentendo
parlare di quella che altri chiamano "voce mista", che sta a metà
strada tra quella "di petto" e quella "di testa".
2 - "voce falsa", "meccanismo leggero", "falsetto propriamente detto".
E' la terminologia più comune, e si riferisce a quella voce leggera,
generalmente "inconsistente" e "fissa", che ad esempio usano gli uomini
per imitare caricaturalmente la voce femminile.
E' detta "voce falsa" / "falsetto" perché, essendo prodotta con un
meccanismo glottico (=meccanismo di funzionamento delle corde vocali)
che riduce di molto il tempo di contatto delle corde vocali, è molto
povera dal punto di vista degli armonici (se sai che cosa sono le
formanti, allora ti basterà sapere che l'unico "inviluppo formantico"
significativo è quello della prima formate, e più sopra non cè più
niente, ed è proprio questo che dà quel senso di "inconsistenza" al
timbro voce).
Più in generale,
i "registri vocali primari" (ovvero quelli che dipendono da meccanismi
A) - il registro primario della VOCE PIENA (detto anche "meccanismo
pesante" o "registro modale")
B) - il registro primario di FALSETTO (detto anche "voce falsa" o
"meccanismo leggero")
In mezzo a questi due si può riconoscere un registro che li combina, e
C) - il registro primario MEDIO.
I due registri primari di VOCE PIENA e di FALSETTO PROPRIAMENTE DETTO
si distinguono, oltre che per le caratteristiche di "povertà timbrica"
di questa seconda voce, per il fatto che (a causa dei tempi molto bassi
di contatto glottico tipiche del falsetto) in falsetto è impossibile
"alzare il volume" oltre a un certo livello (a meno di appoggi
ultra-spinti).
REGISTRI SECONDARI
Da non confondere coi registri primari (che dipendono da meccanismi
laringei diferenti) sono invece i reglisti secondari (che dipendono da
diversi atteggiamenti risonanziali, ovvero da adattamenti della faringe
- gola - della bocca, della lingua, del palato molle, ecc ecc...).
I registri SECONDARI sono diversi modi di atteggiare il tratto vocale
posto al di sopra della laringe, per facilitare il meccanismo vocale
DELLA VOCE PIENA (REGISTRO MODALE o REGISTRO PESANTE) quando si passa a
- la voce piena con CONSONANZA VIBRATORIA DI PETTO (detta più spesso
"voce di petto")
- la voce piena con CONSONANZA VIBRATORIA MISTA (detta più spesso
"voce mista")
- la voce piena con CONSONANZA DI TESTA (detta più spesso voce di
testa)
I registri secondari di "voce di petto", "mista" e "di testa" son tutti
prodotti con lo stesso meccanismo laringeo fondamentale (il "meccanismo
pesante").
Ciò che cambia (e che giustifica i loro nomi) è la risposta
vibratoria del tuo corpo, che cambia man mano che sali.
Molti ti diranno che si tratta di "risonanzanze" che si spostano dal
petto alla testa, ma a dire il vero non si tratta di risonanze vere e
proprie, ma di "consonanze", ovvero da vibrazioni che vengon
direttamente trasmesse dalla tua laringe, atraverso muscoli,
cartilagini e tendini, al tuo scheletro.
Praticamente succede questo: man mano che sali, cantando in registro
primario di voce piena (registro modale o pesante), il tratto vocale
che si trova sopra le corde (cioè faringe, rinofaringe, bocca ecc...)
risulta via via sempre più inadeguato, nel senso che le sue forme e i
suoi volumi ostacolano sempre di più le risonanze del suono prodotto
dalle corde (è un pò come nel trombone ad aculisse: man mano che le
labbra vibrano a frequenze diverse, bisogna spostare l'aculisse, ossia
modificare la lunghezza dei tubi del trombone, altrimenti le risonanze
del suono originario prodotto dalle labbra vengono ostacolate, fino a
"rompere" il suono delle labbra stesse producendo la temutissima
"stecca").
1) non fai niente, e lasci il "vocal tract" inalterato
2) trovi il modo giusto per adattare il vocal tract, affinché le
risonanze non siano ostacolate, bensì favorite...
Se non fai niente (1), le risonanze vegon ostacolate sempre di più, e
per riuscire a produrre il suono all'altezza desiderata tu devi
coinvolgere sempre di più la muscolatura laringea estrinseca (muscoli
che, nel funzionamento fisiologico e sano della laringe, non dovrebbero
entrare in gioco). Il coinvolgimento di questa muscolatura è un
tentativo di compensazione delle difficoltà risonanziali legate al
fatto che forme e dimensioni del vocal tract non sono state adattate
alle nuove esigenze risonanziali dei suoni via via più acuti.
Come tutti i meccanismi di "compensazione", è un meccanismo "abusivo",
ossia un meccanismo che, se prolungato nel tempo, ti porta non solo a
un suono cattivo (la cosiddettà voce "pressata", "sforzata", "da
gallina strozzata"), ma anche - e soprattutto - a danni laringei anche
serii (fonastenie, noduli cordali, ecc...)
Se invece (2) scopri il modo giusto per adattare il vocal tract,
affinché il suo graduale modificarsi "accompagni" le nuove esigenze
risonanizali dei suoni via via più acuti, la voce (che dovrebbe
rimanere in registro primario di VOCE PIENA) riesce a salire
gradualmente senza particolari sforzi (soprattutto, senza alcuno sforzo
laringeo, ma semmai con una più impegnativa e precisa regolazione del
flusso aereo). Man mano che la voce si fa più acuta, tu sentirai delle
queste sono le CONSONANZE, ovvero vibrazioni trasmesse, più o meno
direttamente, dalla laringe allo scheletro (per mezzo di cartilagini,
legameti e muscoli).
Da qui la termonologia che spesso fa riferimento (in modo impreciso) a
"risonanze" di petto, miste, e di testa...
Che sian risonanze o consonanze, comunque, a te poco importa: il fatto
principale è che senti nettamente delle vibrazioni che si spostano.
Se vogliamo parlare di "risonanze" in senso stretto, invece, è degno
di nota il fatto che, lungo tutta l'estensione (e cioè dal petto fino
alla testa) dovresti sentire una vibrazione a livello - più o meno! -
degli incisivi superiori, naso e a volte zigomi (è la cosiddetta
"risonanza in maschera", a volte detta anche, con termine un po'
ambiguo ma comprensibile, "appoggio in maschera")
- se riesci a salire IN VOCE PIENA (voce dal timbro "ricco", e che, a
differenza di quella di falsetto, ti consente di aumentare
significativamente il "volume") senza avvertire fastidi o sforzi a
livello laringeo e del collo
- e se nello stesso tempo averti nettamente delle vibrazioni che si
spostano gradualmente dal petto alla testa (mantenendo comunque la
"risonanza in maschera" lungo tutta l'estensione...)
allora stai correttamente passando attraverso le voci piene di petto,
mista, e di testa.
In caso contrario, stai sbagliando qualcosa.
P.S.: il meccanismo che ti fa passare dalla piena di petto alla piena
mista, e dalla piena mista allla piena di testa si chiama, in genere,
"copertura del passaggio".
D'accordo.
Si puo' imparare da solo. L'ho fatto.